Visita Gastroenterologica per Celiachia: perché è fondamentale rivolgersi allo specialista

La celiachia è una patologia autoimmune cronica che colpisce principalmente l’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Un disturbo in crescita, che riguarda sempre più spesso anche pazienti adulti e che si manifesta con sintomi estremamente variabili, rendendo la diagnosi tutt’altro che semplice.

Visita Gastroenterologica per Celiachia: perché è fondamentale rivolgersi allo specialista

«La celiachia può presentarsi con quadri clinici molto diversi tra loro, motivo per cui è importante affidarsi a una valutazione specialistica gastroenterologica – spiega il dottor Giuseppe Caula, gastroenterologo –. Oltre alla forma “classica”, che si manifesta soprattutto nei bambini piccoli con diarrea cronica, scarso appetito e gonfiore addominale, esistono forme atipiche che spesso vengono sottovalutate o associate ad altri disturbi».

Tra le manifestazioni meno tipiche, infatti, figurano stanchezza cronica, anemia resistente alla terapia orale, problemi di fertilità, irregolarità mestruali, ritardi puberali, alterazioni del fegato o problemi cutanei come la dermatite erpetiforme.

In un’epoca in cui si tende a modificare l’alimentazione senza una guida medica, il rischio è quello di compromettere la diagnosi.

«Capita spesso che i pazienti eliminino il glutine dalla dieta prima ancora di aver effettuato i test – sottolinea il dottor Caula –. Questo rende molto più difficile identificare la malattia, perché gli anticorpi specifici della celiachia possono ridursi e sfuggire agli esami. È essenziale, invece, che i test vengano eseguiti quando si è ancora a dieta libera».

Gli esami del sangue per la celiachia includono la ricerca di anticorpi specifici come anti-transglutaminasi, anti-endomisio e anti-gliadina deaminata. In caso di positività, la diagnosi deve essere confermata tramite gastroscopia con biopsie multiple del duodeno, che permette di osservare lo stato dei villi intestinali.

Ad oggi, l’unico trattamento efficace per la celiachia è una dieta rigorosamente priva di glutine, da seguire per tutta la vita. Questo significa eliminare non solo pane, pasta, pizza e biscotti tradizionali, ma anche tutti quegli alimenti trasformati che possono contenere tracce di glutine come additivo.

«Seguire correttamente la dieta gluten free consente non solo la scomparsa dei sintomi, ma anche la normalizzazione degli esami del sangue e la guarigione della mucosa intestinale – spiega il dottor Caula –. Ma è fondamentale che il paziente venga seguito da uno specialista, soprattutto nella fase iniziale, per evitare errori nutrizionali o inutili restrizioni».

Tra i cereali consentiti troviamo mais, riso, miglio, sorgo, teff, mentre tra gli pseudo-cereali quinoa, grano saraceno e manioca rappresentano valide alternative. La dieta, se ben strutturata, permette una vita assolutamente normale e in salute.

«Una diagnosi tempestiva consente di prevenire numerose complicanze – conclude il dottor Caula –. La visita gastroenterologica con test specifici è il primo passo per individuare la celiachia e impostare un percorso nutrizionale corretto, personalizzato e sostenibile».

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