La Ph-Impedenzometria Esofagogastrica è l’esame di riferimento per una corretta diagnosi del reflusso gastroesofageo acido/non acido.
Con l’introduzione di questa metodica innovativa, che permette di valutare anche i reflussi non acidi e gassosi, si è finalmente compreso che la malattia da reflusso è un insieme di diversi quadri e presenta differenti tipologie: il tradizionale reflusso acido, il reflusso debolmente acido, il reflusso non acido, i reflussi misti gassosi liquidi acidi e non acidi, i reflussi gassosi sintomatologici.
La pH-impedenziometria evidenzia la corrispondenza fra un sintomo tipico od atipico ed i vari tipi di reflusso, aumentando enormemente la capacità diagnostica. La corretta valutazione dei vari tipi di reflusso indirizza alla terapia più idonea ed alla somministrazione di PPI solo dove indicati, ossia nei Pazienti con reflusso acido o debolmente acido. L’esame permette altresì di diagnosticare quadri di ipersensibiltà esofagea, che generano quadri nel passato attribuiti erroneamente al reflusso acido. La metodica, inoltre, è di estremo aiuto nella valutazione dei soggetti non rispondenti alla terapia con PPI ed è indispensabile nello studio pre e post operatorio della chirurgia antireflusso.
La pH-impedenziometria si esegue posizionando per via naso-gastrica, previa anestesia locale delle fosse nasali, un sondino di piccolissimo diametro ben tollerabile, sino alla cavità gastrica; esso verrà mantenuto 24 ore, connesso ad un piccolo registratore portatile.
In questo periodo il Paziente potrà eseguire le normali attività, riportando su un modulo gli orari dei pasti e dei periodi di sonno ed eventuali sintomi. Al termine dell’esame il sondino verrà rimosso agevolmente ed il paziente riconsegnerà il registratore portatile, da cui i dati verranno scaricati ed analizzati in un secondo tempo.
011.2309.811
Lunedì-Venerdì: 8.00-19.00