La pachimetria ottica è un esame oculare non invasivo che misura con precisione lo spessore della cornea, fondamentale per diverse valutazioni cliniche. Lo spessore corneale normale nella zona centrale varia tra 520 e 540 micron.
La pachimetria è utile per:
L’esame è rapido, indolore e senza contatto con la superficie oculare. Il paziente poggia mento e fronte su una mentoniera, mentre il medico acquisisce le immagini tramite un tomografo ottico (OCT), ottenendo una mappa precisa dello spessore corneale in pochi secondi.
La pachimetria corneale ad ultrasuoni è un esame diagnostico fondamentale per misurare con precisione lo spessore della cornea, una delle strutture più importanti dell’occhio. La cornea, una calotta semisferica trasparente, agisce come la lente più potente dell’apparato visivo, permettendo il passaggio della luce verso la retina e contribuendo alla messa a fuoco delle immagini sulla fovea.
Lo spessore corneale centrale normale è poco superiore a mezzo millimetro. Variazioni di questo parametro possono indicare patologie oculari rilevanti, come glaucoma, edema corneale e cheratocono.
A differenza della pachimetria ottica, la pachimetria ad ultrasuoni utilizza onde sonore ad alta frequenza per misurare lo spessore corneale in modo non invasivo e indolore. Durante l’esame, dopo l’instillazione di un collirio anestetico, una sonda a contatto con la cornea rileva le onde riflesse per calcolare lo spessore con alta precisione. La durata è di pochi minuti e, salvo patologie specifiche, lo spessore corneale resta stabile nel tempo.
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Lunedì-Venerdì: 8.00-19.00